Tardi ti ho amato:
                         una nuova promessa 
per  l'OPERA DI MARIA VERGINE E MADRE

 

 

 

 

Oggi 14 settembre, giorno della esaltazione della Croce, è il giorno scelto da me per le mie promesse di povertà, obbedienza e castità a Gesù, perché ho scelto la salvezza.

Convinta di fare le mie promesse a Gesù nella nostra cappellina, con mio sommo stupore Padre ha voluto, invece,  che andassimo al Santuario di san Gerardo. Gesù è meraviglioso perché la cosa che mi ha emozionata è stata fare le mie promesse proprio davanti ad un bel Crocifisso, che mi è piaciuto dal primo giorno che l’ho visto. E’ stata un’emozione difficile da descrivere,  ma anche se la descrivessi non la potrebbe capire, se non solo chi ha davvero  incontrato Gesù nella propria vita, sottolineo la parola davvero, perché si incontra Gesù non solo andando alla messa domenicale, ma meditando la Sua Parola con la lettura delle Sacre Scritture.

 

Gesù vuol farsi conoscere e vuole venire dentro di noi attraverso la Sua parola meditata e incarnata.

 E’ così che è nata la mia vocazione, probabilmente dentro di me c’era già,  perché Gesù mi ha bussato più volte, ma non sentivo, mi ha mandato dei segni ma distrattamente non li ho recepiti, presa dalle cose del mondo, da tante sciocchezze, che alla fine non mi dicevano niente e mi lasciavano solo un vuoto dentro. Gesù non si è arreso con me, mi ha fatto arrivare in comunità, qui ho avuto modo di conoscere il Vangelo più profondamente, ho conosciuto anche il pensiero di alcuni Padri della Chiesa attraverso letture bellissime che ci propone la Liturgia delle Ore,  ma non capivo ancora, stando nelle tenebre ho continuato a fare passi sbagliati e ad andare fuori strada, ero confusa e triste, la mia testa dura non  mi permetteva di rimettermi nella strada giusta ed aprire quella “porta”.

Poi, di incanto, sono riuscita ad aprirla e pian piano da quella porta è uscito uno spiraglio di luce e così Gesù mi ha illuminata con la Sua grazia. Posso anch’io come il mio santo preferito, sant’ Agostino, dire:-  Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica, e tanto nuova, eri con me ed io non ero con te, mi hai chiamato, hai gridato, hai vinto la mia sordità, e finalmente hai guarito la mia cecità. Ebbene sì, ora ho ritrovato la mia strada e la mia luce. - Meglio tardi che mai – direbbe qualcuno, ma io dico: - Non è mai troppo tardi per conoscere e amare Gesù!

                                                                                                  

                                                                                                                   Anna    Petragallo