Casella di testo: Spazio Giovani

 

 

Ditelo con la musica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

32-1-

 

                          Speciale Sanremo

 

Cari giovani sorpresi? Siamo appena reduci dal festival e abbiamo ascoltato tanta musica ma  in questo numero,  la nostra rubrica sulla musica non poteva mancare. Come non parlare di Povia , che ha vinto il primo premio per la stampa, e non dedicargli la nostra pagina per una così bella canzone che lancia, in questi momenti storici difficili, un vero e proprio messaggio positivo per tutti quei giovani che hanno smarrito la loro vera identità.

 

Luca era gay (Testo della canzone di Povia)

INTRODUZIONE
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo,
 
1° STROFA
Luca dice: prima di raccontare il mio cambiamento sessuale volevo chiarire che
se credo in Dio non mi riconosco nel pensiero dell’uomo che su questo
argomento è diviso, non sono andato da psicologi psichiatri preti o scienziati sono andato nel mio
passato ho scavato e ho capito tante cose di me
mia madre mi ha voluto troppo bene un bene diventato ossessione piena delle
sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni
mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare stava fuori
tutto il giorno per lavoro io avevo l’impressione che non fosse troppo vero
mamma infatti chiese la separazione avevo 12 anni non capivo bene mio padre
disse è la giusta soluzione e dopo poco tempo cominciò a bere
mamma mi parlava sempre male di papà mi diceva non sposarti mai per carità
delle mie amiche era gelosa morbosa e la mia identità era sempre più confusa

 

In questa prima strofa Povia racconta la storia di Luca ma anche la storia di tanti giovani che hanno modificato la loro natura.

Molte volte bisogna cercare le cause del rifiuto della propria identità sessuale nel passato. Quando nasciamo siamo dei fogli bianchi, i genitori, gli eventi familiari sono i primi a incidere sul nostro essere.  Molte volte inconsapevolmente le persone che ci amano riversano su di noi emozioni di esperienze spesso negative, come nel caso della mamma di Luca, mamma iper protettiva, che, per un cattivo rapporto coniugale, riversa nel figlio le sue emozioni, tanto che l’eccessivo amore per Luca diventa ossessione. Luca sente il disagio per l’assenza del padre che non gli dà il suo affetto e con il quale non può confrontarsi. Venendo a mancare i pilastri che dovrebbero sostenerlo, la struttura crolla sul lato mancante. Non intendo colpevolizzare la famiglia, ma sono convinta che l’omosessualità non è affatto una malattia, è semplicemente la perversione di un cuore malato o meglio di un affetto non saputo incanalare nel giusto senso.

 

2° STROFA
sono un altro uomo ma in quel momento cercavo risposte mi vergognavo e le
cercavo di nascosto c’era chi mi diceva “è naturale” io studiavo Freud non la
pensava uguale
poi arrivò la maturità ma non sapevo che cos’era la felicità un uomo grande mi
fece tremare il cuore ed è lì che ho scoperto di essere omosessuale
con lui nessuna inibizione il corteggiamento c’era e io credevo fosse amore si…………….

Luca incontra nel suo cammino la figura di un uomo, l’amore che all’improvviso sente nel suo cuore verso quell’uomo scaturisce dalla carenza affettiva inconscia di un padre latitante, ma Luca non se lo sa spiegare, per cui il suo bisogno naturale di amore, per non tradire la madre, degenera in perversione, diventando omosessuale. Infatti il testo dice:

 

….cercavo negli uomini chi era mio padre, andavo con gli uomini per non tradire mia madre

A questo punto avviene il crollo di tutto, dei valori, della psiche della personalità, si intraprende una strada, che per molti diventa senza ritorno, se non si ha il coraggio di accettare la verità sulla propria natura. Al bisogno di amore eterno, che Dio ha messo nel cuore di ogni uomo, devi dare la sua giusta collocazione. Noi puoi  rimanere nelle tue convinzioni ne cercare l’appoggio umano quando sai che l’omosessualità non è vero amore ma una perversione sterile, il vero amore non si basa sulla ricerca sfrenata dei sensi, ma al contrario è rispetto e donazione e frutto dell’amore sono i figli che Dio ti dà. Riconosci tutto questo dalla pace che senti nella tua anima. Non puoi percorrere uno strada a contro senso e pensare che siano gli altri a percorrerla contro mano. Ascolta  non ci sono medicine né dottori che possono aiutarti, perché devi cercare solo dentro di te la risposta al tuo disagio, nessuno in fondo sa com’è fatto un altro. Bisogna avere il coraggio di guardarsi dentro e accettarsi per quello che si è, e non per quello che ci fa più comodo essere. Sappi bene l’omosessualità non è solo un peccato che offende Dio, ma va contro la natura, che ha le sue leggi, e se non le rispetti, prima o poi pagherai le conseguenze.

Puoi anche cercare e avere l’approvazione umana, ma sta pur certo non avrai quella divina.

Luca né è uscito fuori, ha scoperto il vero amore e cosi conclude:

 

I figli, che fatica - La famiglia logora chi ce l'ha, a quanto parequesta è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione
caro papà ti ho perdonato, anche se qua non sei più tornato
mamma ti penso spesso ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso ma
adesso sono padre e sono innamorato dell’unica donna che io abbia mai amato.

La paternità e la maternità naturale non artefatta è la cosa più bella che Dio ti possa donare accettala c’è la puoi fare scoprirai la gioia del cuore e la pace dello spirito.

 

P.S.  Ricorda chi ti asseconda nell’errore di certo non ti ama

                                                                      

                                                                        Sor Lucrezia

 

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