La gioia della comunità

Gesù dice che se non diventiamo come bambini non entreremo nel    regno dei cieli: siamo chiamati a diventare piccoli e semplici come bimbi.

Nella nostra comunità accogliamo bambini e sempre più mi rendo conto che, nonostante i problemi e le difficoltà in cui sono immersi, non cessano mai di stupirci e renderci gioiosi. La nostra comunità, senza la loro presenza, sarebbe “vuota”; il nostro lavoro grazie a loro è più leggero e nei momenti di stanchezza sono la nostra forza. Per noi sono tanti Gesù bambino: nel vangelo, infatti, è scritto che chi accoglie un bambino accoglie Gesù! Dobbiamo perciò ringraziare in quanto c’è data la possibilità di fare del bene, un bene che diventa eredità per la vita eterna e che possiamo realizzare solo fintanto che siamo su questa terra.

           

                           Non dobbiamo mai dimenticare che i beni terreni, se non sono messi a disposizione dei più poveri, non giovano a nulla. I Santi si sono spogliati di tutto per aiutare i poveri e ci hanno insegnato che più siamo capaci di distaccarci dalle ricchezze terrene e più siamo felici, mentre chi rimane attaccato perde la possibilità di vivere il regno di Dio già fin da ora.

La perla preziosa di cui ci parla Gesù, e da non perdere, è il saper vedere e accogliere Gesù in ogni uomo, soprattutto nei più piccoli e poveri. Questo ci assicura la salvezza. Se sapremo far del bene, il Signore ci proteggerà e nel momento della prova non saremo abbandonati, come assicura il salmo: “Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, egli non vacillerà in eterno, non temerà annunzio di sventura…. Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre (cfr. Sal 111, 5-9).  Nella nostra comunità i bimbi molto naturalmente entrano nel ritmo della vita quotidiana, i più grandi danno una mano nei lavoretti d’artigianato e, fatto sorprendente, sin dai primi momenti di vita lodano spontaneamente il Signore edificandoci tutti e facendoci vivere la verità del salmo che recita: “Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza, Signore”!(cfr. Sal 8,3).

Spesso i bimbi accolti ritornano da grandi a ringraziarci per il bene ricevuto nella nostra comunità, ma in verità, dobbiamo essere noi a ringraziare loro perché ci danno la possibilità di fare del bene e di crescere nelle vie del regno.

                                                                                    sorella Mimma