Casella di testo:  Un giorno mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con Lui, pose loro questa domanda: “chi sono Io secondo la gente!” Essi risposerò: “Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto”. Allora domandò:”Ma voi chi dite che Io sia!” (Lc 9,18). Oggi Gesù lo domanda a noi, lo domanda a me: Tu che cosa dici che Io sia!                                                                                                                                                                                            Gesù è Dio ed è la bontà infinita verso tutti gli uomini. Se io esisto è perché Lui mi dà l’esistenza, ed è il padrone di tutte le cose. E’ volontà sua se i miei occhi vedono, se cammino, se sorrido, se piango. E’ vivo nell’intimo di ogni uomo che lo accoglie con cuore sincero. E’ l’Amore che non ci giudica secondo gli uomini, è ben superiore ai discorsi di questo mondo, è lento all’ira e ricco di misericordia verso chi lo riconosce come Padre ed ascolta la sua Parola, non scende  

                                                    a compromessi con le opere del male.

 

 Conosce tutto di noi, il nostro intimo, nessuna mente umana o angelica può scrutare l’intimo di noi stessi, solo Dio che ci ha creati.

A volte ci sentiamo smarriti, piccoli e impotenti di fronte alle problematiche che la vita ci offre, parliamo, ci agitiamo, sembra che tutto sia privo di senso. Se in quei momenti volgiamo gli occhi al cielo e ci abbandoniamo, fiduciosi, nelle mani di Dio, pian piano riaffiora in noi la speranza delle promesse di Cristo. La  bussola della fede ci orienta nel cammino e ci fa ritrovare l’equilibrio psicologico e spirituale, donandoci la pace e la serenità.

La fede non è altro che un piccolo semino, posto nel nostro cuore con il Battesimo, che Dio annaffia con la Sua Parola perchè possa crescere e produrre frutti.

Il Verbo si fece Carne nel seno della Vergine Maria, si fece Uomo, per venire ad abitare in mezzo a noi. Per mezzo di Lui conosciamo il Padre se riconosceremo Gesù davanti agli uomini, Egli ci riconoscerà davanti al Padre suo.                                                                                                                                                                          Oggi riconoscere Cristo davanti agli  uomini è diventato molto difficile, preferiamo chiuderci  in un devozionismo silenzioso,  fatto solo di                                         preghiere, parliamo poco di Gesù nel nostro contesto quotidiano e, soprattutto, leggiamo poco la  Bibbia: l’ignoranza  della Bibbia è  ignoranza di Dio. Se non meditiamo la Parola di Dio non aiutiamo noi stessi né collaboriamo alla salvezza delle anime.

 

Nessuno ha mai visto Dio, ma attraverso Cristo contempliamo il Suo

 volto:”chi vede Me vede il Padre”.                                                                                                                                                             Ci  saranno tempi in cui l’uomo avrà  fame della Parola di Dio e non la troverà. Siamo come le vergini sagge, facciamo rifornimento oggi, che viviamo un periodo di grazia, volgiamo lo sguardo verso coloro che Dio ha scelto come Pastori per guidare il suo gregge, mettiamoci al loro ascolto con umiltà, per capire cosa ha da dirci il Signore per mezzo loro.

Ricordo una giovane ragazza che mi raccontava che a scuola nascondeva la corona del Rosario in borsa, per non essere derisa dai suoi amici, non c’era vergogna, invece, se si parlava di esperienze tra fidanzatini o altro. Ciò che è buono e santo è diventato una cosa che fa imbarazzo, si arrossisce a dire che  si crede in Dio, soprattutto fra i giovani. Se non si è ben radicati nella fede, si rischia di essere trascinati dalle correnti di una cultura edonistica, che fa sentire strano chi crede nei valori eterni.  Un giovane che vuole conservarsi casto fino al matrimonio, viene considerato anormale, rischia di non sposarsi,  così come un giovane che vuole donare la sua castità al Signore, non viene creduto. L’uomo senza Dio, diventa una bestia, priva di sentimenti, priva di controllo, schiava dei suoi istinti.

Non lasciamoci guidare dalle passioni, da discorsi ingannevoli,  ma piuttosto crediamo in Colui che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti, e risusciterà anche noi, se avremo ascoltato la sua Parola:

Beati i poveri e i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli (Matteo 5, 3-10).

 

                                                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                                                     Laura Mazzeo