Cari lettori,

ritorna la rubrica “flash di vita comunitaria”.

Voglio iniziare dal piccolo Gianluca di 7 mesi, che il giorno 22 febbraio è nato dal fonte battesimale quale figlio di Dio e della Madre Chiesa cattolica. Preciso “cattolica” perché la mamma di Gianluca, Maria, è originaria della Romania e quindi di fede ortodossa essendo la religione maggiormente professata in tale paese. Maria, per libera e convinta scelta ha chiesto il rito cattolico per il battesimo del figliolo, battesimo che è stato impartito nella cappella della nostra Casa d’accoglienza “Casa SS Salvatore” da Padre Giuseppe. La data scelta per  il battesimo è stata casuale eppure significativa: festa della “Cattedra di San Pietro”, giorno  in cui noi cattolici celebriamo il significato del fondamento e unità della dottrina che poggia sopra l’Apostolo Pietro; dottrina dai cui i nostri fratelli ortodossi si sono separati.

Dopo il rito tutti in cenacolo per festeggiare l’ingresso del nuovo membro nella comunità cristiana.  

 

Ecco a voi la piccola Myriam!

 Una vispa e  dolcissima bimba di 18 mesi.

Con il suo innocente sorriso e la sua gioia sprizzante e contagiosa è stata tra noi con la sua premurosa mamma Michela.

In ogni bimbo che la Provvidenza mette sul nostro cammino di comunità religiosa e d’accoglienza intravediamo il sorriso di Dio che, per mezzo loro,  vuol esprimerci il Suo amore nonostante le nostre umane debolezze.

 

Visite in comunità.

Ci dà gioia rivedere o risentire quelle mamme che con i loro bambini  hanno trascorso un periodo più o meno lungo della loro vita in comunità.

A volte rivedi alcuni di loro e ti rendi conto del tempo che passa, quando li vedi ritorni con la mente a quando erano ospiti in comunità ancora bambini che frequentavano l’asilo o la scuola elementare,  e ora  sono adolescenti o addirittura mamme come Anna che è  venuta a visitarci con la sua bimba di cinque mesi.

Rivedere Anna, con la famiglia che ha “messo su” , è stato sconcertante perché  la vita movimentata della comunità ti fa perdere la percezione del ritmo con cui scorre il tempo e quindi la ricordi ancora adolescente  alle prese con i libri scolastici, con gli sms ecc. Rivederla è stato anche incoraggiante perché constati che, nelle scelte fondamentali della sua vita, quei semi evangelici gettati con discrezione durante la permanenza comunitaria non sono caduti su un terreno sassoso  o tra le spine.

 

Poi c’è Maria che con più lena ci visita e ci insegue via cavo o con bigliettini.   Quando venne  tra noi con la sua numerosa famiglia aveva 9 o 10 anni;  oggi è una ragazza di 18 anni che frequenta  il quinto anno di scuola superiore… le auguriamo che possa terminarla brillantemente. Avrete conosciuto Maria attraverso il nostro bollettino per i suoi brevi  ma toccanti interventi che mettono in luce i suoi tratti di giovane matura e sensibile.

I più lontani ci scrivono, inviandoci le foto dei loro già cresciuti figli come Francesca che è stata tra noi ben 17 anni fa quando scoprì di custodire  nel suo grembo una vita che di lì a poco avrebbe dato alla luce. Per le tante contrarietà familiari e per l’amore che portava al suo bimbo, grazie ad  un incontro provvidenziale con Padre Giuseppe in una “bottega” alimentare venne in comunità.

Partorì Giuseppe Antonio e dopo circa un anno e mezzo di permanenza per l’ amore e la  tenerezza che quel figlio suscitò nei cuori di coloro che avrebbero preferito “che non ci fosse” rientrò nel sua famiglia originaria. Siamo sempre rimasti in contatto con Francesca attraverso il bollettino, lettere e telefonate e nella sua recente lettera scrive: ho tanti ricordi dell’Opera, non li dimenticherò mai! […] Padre non dimenticatevi di Antonio nella preghiera […] Antonio vi manda tanti baci e abbracci. Il 26 aprile Giuseppe Antonio  compie 17 anni. Tanti auguri, segui sempre i consigli della tua mamma e ricorda che c’è anche una Mamma che è  la Vergine Santa sotto la cui protezione ti è stata donata la vita. Invoca la sua materna guida nelle scelte della tua vita perché anche tu possa come Gesù crescere in grazia e santità dinanzi a Dio e agli uomini!

Giorni fa ci è giunta la lettera di Pina che con il figlio Gaetano sono stati tra noi lo scorso mese di luglio. Lei ci ha scritto: […] mi mancate tantissimo e vi penso sempre con tanto affetto poiché nei momenti più brutti della mia vita siete stati con me tutte voi compreso Padre Giuseppe una vera famiglia…

 

 

Piccoli segni di riconoscenza verso l’amore del Signore che non è indifferente o estraneo dinanzi le miserie umane,  ma agisce  provvidenzialmente attraverso i Suoi operai che nel Suo nome si prendono cura di ogni creatura soprattutto della più indifesa.  

                                                                                           Sorella Marisa