La vita è un dono

Missione scolastica Si capisce facilmente che la vita è un dono: nessuno si è generato da solo; vivere la vita come dono non è altrettanto facile da comprendere. Il dono è ben diverso dal prestito, dallo scambio: è dare e darsi senza possibilità di revoca, senza prevedere, volere o cercare anticipatamente qualcosa in cambio. Il nostro cuore percepisce che ci sono delle realtà che "vivono bene" solo se vivono come dono: l'amore, l'amicizia, la disponibilità, la bontà, la vita. All’origine di ogni vita c’è Qualcuno che, da sempre, ci ha pensati e voluti, un Amore che ha creato ogni cosa e la mantiene in vita. Ogni essere che respira sulla terra non è frutto del caso, ma nasce dal cuore di Dio. Senza di Lui non potremmo esistere! Solo in Dio, nostro Padre, troviamo la spiegazione e il senso della nostra esistenza, che è interamente nelle sue mani, dal suo inizio al suo termine.
Per ognuno di noi nel momento del concepimento si compie una "creazione",  un "bing-bang" personale, tutto per noi inizia in quel preciso istante del concepimento: zigote, morula, blastocisti, preembrione, embrione, feto, neonato, bambino, adolescente, giovane, adulto, anziano: stessa persona, stessa dignità, stesso uomo dall'incalcolabile valore! Scoprire queste verità, la vita divina che è in noi, riempie il cuore di gioia, gioia che non puoi tenere solo per te ma desideri comunicarla al mondo intero. E' questa gioia che spinge noi dell’Opera a impegnarci per la vita, a sopportare disagi e fatiche per annunciare a tutti che la vita, qualunque vita, è degna di essere vissuta e amata perchè voluta e amata da Dio Padre.

 

 

Tutti abbiamo bisogno di una intensa comunicazione di amore e di vita ma in modo particolare le nuove generazioni sempre più esposte ai rischi di una cultura di morte, che non interpreta più la vita come “dono” ma che, avendo paura della nostra capacità di vita, della nostra capacità di creare vita, educa a temere la vita che germoglia, l’arrivo di un bimbo, a considerare la procreazione come uno ostacolo alla propria realizzazione, l’aborto non un omicidio, ma la risoluzione possibile, se non addirittura migliore laddove la contraccezione ha fallito, per continuare una vita, la mia, che voglio ancora senza il “peso”, l’onere, il fastidio della vita che da me è generata; una cultura che cancella le diversità sessuali e considera  l'omosessualità un'alternativa all'eterosessualità e considera "naturale" e positiva l'unione tra due dello stesso sesso.

Sentiamo nostro dovere dare una lezione che va decisamente contro-

corrente rispetto alle tendenze dominanti nel mondo, vogliamo essere spinta per far circolare la cultura dell'amore verso il prossimo.  La capacità di donarsi all’altro in maniera disinteressata è la misura della nostra maturità umana.  L'educazione è un autentico parto. Educare significa portare l'altro ad uscire da un'esistenza istintiva ed aiutarlo a prendere in mano la propria vita in modo consapevole, libero e responsabile. Significa dare  la possibilità di costruire la propria vita in modo personale, di sviluppare i propri talenti, integrandoli con il patrimonio culturale, i valori morali e spirituali dell'umanità. Essa ha obiettivi e metodi che scaturiscono dalla concezione che l'educatore ha dell'uomo e della vita, egli con la parola e l'esempio” rivela il vero come lo conosce”, il bello come lo comprende e lo ama, il bene come la propria coscienza lo vede, grande è la sua responsabilità nella formazione delle nuove generazioni!

 

giovani, così pieni di vitalità ma così fragili, vulnerabili di fronte ai pseudovalori che la cultura dominante propone, vanno aiutati a riflettere se quello che desiderano o viene loro proposto dagli altri sia un  vero bene per loro, vanno aiutati a scegliere tra possibilità reali e non reali, a distinguere la verità oggettiva da quella soggettiva, ad apprezzare, valorizzare, difendere la vita, ogni vita, a considerare non solo la propria ma anche quella degli altri e quella che si affaccia all'esistenza un dono per l'umanità, a trovare il vero senso della vita. Per trovare senso nella vita occorre viverla in prima persona, non lasciarsi vivere, bisogna domandarsi il perchè delle cose, non accontentarsi di ragionare come gli altri, vivere da protagonisti, i giovani hanno queste capacità, hanno bisogno però di esempi concreti, credibili, che possano far loro comprendere la verità oggettiva sull'uomo e sulle cose.

Mossi, quindi, dal cuore e dalla ragione, abbiamo voluto annunciare il Vangelo della vita nelle scuole. Abbiamo contattato il professor Mariano Vitale del Liceo  Artistico "C.Levi "  di Eboli. Mariano ci conosceva già da tempo, ha subito accolto la nostra proposta e l'ha sottoposta all'attenzione della Preside, che l'ha accettata. Entrambi sono persone squisitamente sensibili e, avendo a cuore l'educazione e la formazione dei ragazzi, hanno fatto della loro professione una missione. 

 

Nelle classi abbiamo così annunciato la bellezza della diversità per la complementarietà, la bellezza della propria mascolinità, femminilità per l'unità e la trasmissione della vita, la bellezza di essere chiamati ad una mascolinità, femminilità non devastatrice, narcisitica, ripiegata su di sè, sterile ma creativa di ogni avvenire, aperta alla vita. Basta guardasi allo specchio - ha detto P.Giuseppe - per riconoscere la propria mascolinità, la propria femminilità.

Dio ha creato l'uomo e la donna diversi, perchè possano donarsi l'uno all'altra attraverso questa diversità, compresa la diversità del loro sesso e perchè da questa unione possa sgorgar la vita. In qualunque situazione ci si trovi, è importante riconoscere la verità, farla propria o desiderarla con rettitudine di cuore. Non siamo responsabili dei nostri sentimenti e delle nostre pulsioni, siamo responsabili delle nostre azioni. Non siamo colpevoli delle nostre tendenze cattive. Quando l'azione è negativa in sé, bisogna riconoscerlo, ma questo non vuol dire che la persona sia cattiva. Vivere la vita come dono è per noi dell'Opera, ma per chiunque ama la vita sul serio, rispondere ad una chiamata, alla chiamata di Chi ci ha amati e voluti da sempre  con tutte le energie possibili affinché la vita nostra e degli altri sia vita vera.

 

Ogni giorno è una occasione unica per diventare quello che siamo: amore che si dona! È il segreto che può trasformare davvero il mondo e ce l'ha svelato Gesù, nostro Modello, la Sua, vita donata per amore, ha cambiato la storia e continua , in ogni tempo, a interrogare  la coscienza di ogni uomo che viene a contatto con Lui.

Ogni giorno pronunciamo il nostro sì, nella carità e nel servizio, alla vita, permettendo al Verbo, ancora oggi, di prendere carne, di trovare cuori e grembi disponibili, nella storia quotidiana dell'uomo.

Tutto è dono ogni incontro, ogni sorriso, ogni avvenimento... e anche voi ragazzi siete stati un dono per noi!

 Grazie di cuore per i vostri sorrisi, per le vostre provocazioni, per la vostra disponibilità, per la vostre vite.

                                            

                                    Sorella Laura dr.D’ Aprile