La gioia dell'annuncio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Lo Spirito Santo agisce nell’intimo dei cuori dei giovani di ogni epoca; oggi però il frastuono delle discoteche, i fumi oppiacei, i venti ideologici ottundono l’intelligenza dei tanti giovani. L’educazione moderna non induce le capacità intellettive dei giovani alla riflessione, alla meditazione e li priva dei fondamentali interrogativi che ogni uomo, di ogni tempo, si è posto: chi  sono, da dove vengo, che significato ha la mia vita….

L’attuale momento storico necessita più che mai di esempi di vita, fondata sugli insegnamenti evangelici, testimoniata con il servizio caritativo e con la parola. E’ necessario testimoniare anche tra gli stessi fratelli cristiani perché oggi la maggior parte dei credenti possiede una fede debole e vacillante.

 

 La fede oggi è ridotta ad un sentimento privato, magari da nascondere, quando diventa scomoda, da vivere dentro le mura della parrocchia o della propria abitazione magari con semplici pratiche di pietà ma, senza farle corrispondere un vissuto radicale e conforme al Vangelo per timore di veder sfumare  i propri interessi  o di essere tacciati di  fondamentalismo, di anticonformismo.

Se poi al cuore di un giovane bussa l’Amore di Cristo, che lo chiama ad un’intimità particolare con Lui, e quindi ad una vita di consacrazione,  sopraggiunge la paura di perdere se stessi, le proprie ambizioni nonché l’idolo di questa nostra epoca, il libertinaggio.

Per questo dopo due anni noi “Apostoline” insieme al nostro fondatore Padre Giuseppe  abbiamo ripreso l’animazione degli incontri vocazionali con i giovani durante uno o più raduni parrocchiali. Canti, preghiera, dialogo, testimonianze, presentazione, sono i vari momenti che articolano l’incontro.

 

Un incontro familiare e semplice dove non vogliamo porgerci come modelli da imitare, perché consapevoli della nostra miseria e inadeguatezza dinanzi alla chiamata divina, vogliamo semplicemente comunicare ai giovani che se per noi è stato possibile rispondere alla chiamata divina può esserlo anche per loro.

Non abbiate timore del Signore, il quale vi chiede di entrare nella vostra vita non per togliervi qualcosa o qualcuno ma per sublimarvi alla dignità di “figlio di Dio” e forse a qualcuno di voi chiede di essere un suo più “stretto collaboratore” affinché  “possa annunziare ai poveri il lieto annunzio”. Sono scelte, a volte direi coraggiose, che gli ambienti circostanti non facilitano e sicuramente ostacolano, ripercorrendo, però, mentalmente la vita di Madre Teresa di Calcutta, del grande Giovanni Paolo II e di tutta la schiera degli amici di Dio, i santi, troverete il coraggio e la dinamicità necessari per affrontare e superare gli ostacoli. 

A questo punto vi sarà, forse, balenata nella mente l’idea, direi l’accusa, che spesso si addossa alla Chiesa: la vostra è un’azione di proselitismo! Io vi dico, che se così fosse ci sarebbe solo da vergognarsene.

Carissimi, nell’uomo che ha individuato la Verità, che è infinito Amore, quella Verità e quell’Amore di cui era assetato, scaturisce  la gioia prorompente di annunciare ai fratelli pur indegnamente ripeto, la scoperta che ha fatto per rendere partecipe l’umanità di un bene così grande!

Nasce, così, la “santa inquietudine” dell’annuncio della Buona Novella anche sino ai confini della terra.

Cari giovani, voglio rivolgervi un invito!

 Fate silenzio dentro e intorno a voi, fate dentro di voi quello che i  Padri della Chiesa chiamano “deserto”. Ponete alla vostra mente le pagine del Vangelo da leggere lentamente e gradualmente, pochi versetti al giorno.

Immaginate Gesù che oggi a te giovane del terzo millennio parla …che mi dice? che vuole da me? Leggi e rileggi, qualunque sarà il cammino della tua breve storia lì troverai la sorgente del tuo esistere.

Le mie 572 parole che ho scritto Gesù le ha racchiuse in questo breve invito “ Se vuoi, vieni e seguimi”!

Sorella Marisa